Il restauro del Telescopio Carte du Ciel della Specola Vaticana

Il restauro del telescopio Carte du Ciel 

Nel 2013, dopo più di trent'anni di abbandono, viene approvato il progetto di restauro degli strumenti della Specola Vaticana siti in Castelgandolfo con il coinvolgimento dei Servizi Tecnici del Vaticano e di tre ditte esterne cominciano i lavori nel pieno rispetto del principio di un restauro conservativo: solo le parti irrecuperabili (tra cui la cupola) vengono sostituite con parti nuove, mentre tutte le altre vengono conservate e restaurate per farle tornare funzionanti.


Si decide di concentrarsi dapprima sul telescopio doppio, visuale e astrografo, denominato "Carte du Ciel", installato nel 1891 per partecipare al primo progetto internazionale di mappatura fotografica del cielo e che è situato nei giardini della Villa Pontificia Barberini:


  • i locali sotto le due cupole vengono completamente restaurati, nel rispetto della planimetria originale, per essere pronti a ospitare un museo della Specola
  • l'impianto elettrico è totalmente rifatto portandolo al rispetto delle norme di sicurezza odierne
  • viene inserito un collegamente internet alla rete wireless  della Specola
  • viene sostituita la cupola del telescopio Carte du Ciel con una nuova, ma esteticamente uguale, sia internamente che esternamente, a quella, installata nel 1942 in occasione del trasferimento del telescopio dalla Città del Vaticano 
  • viene restaurato e ricollocato in cupola il Pendolo Dent già presente nella cupola sulla Torre di San Giovanni in Vaticano
  • vengono smontate, pulite, lubrificate e rimontate le parti meccaniche in movimento della montatura Gautier del telescopio, compreso l'intero blocco del focheggiatore e del portalastre 
  • viene sostituito il sistema di inseguimento, già cambiato negli anni '80, con uno nuovo comandato da computer, ma viene deciso di NON realizzare alcun sistema di puntamento automatico che avrebbe comportato radicali cambi alla meccanica originale della montatura
  • vengono eliminati tutti i collegamenti elettrici a filo realizzati nel 1942 per il comando del telescopio che vengono sostituiti da un joystick wireless collegato al computer di comando
  • viene realizzato un nuovo sistema estrattore di fuoco, apocromatico e parfocale,  in sostituzione di quello andato perduto: questo per consentire  ai visitatori un'agevole visione diretta all'oculare degli oggetti celesti 
  • vengono smontati, ripuliti dei residui della pioggia penetrata tra le lenti, rimontati e ricollimati i due obiettivi
  • viene sostituito l'obiettivo del cannocchiale cercatore (non originale) con uno nuovo otticamente migliore
  • vengono inseriti un cercatore angolare, un puntatore laser per facilitare il puntamento dello strumento
  • vengono realizzati due tappi leggeri per gli obiettivi
  • viene realizzato un nuovo sistema di lettura agevolata del cerchio di distanza zenitale per permettere un più agevole puntamento dello strumento in declinazione
  • le parti in movimento del meccanismo di inseguimento, potenzialmente pericolose per i visitatori durante le serata pubbliche di osservazione, vengono protette da schermi metallici che ne assicurano la totale sicurezza
  • viene riverniciato l'intero strumento con vernice antiruggine e di colore grigio uguale a quello originale del 1891 (nel 1942, in occasione del trasferimento a Castelgandolfo lo strumento era stato riverniciato parte in grigio e parte in bianco per uniformarlo all'estetica degli altri telescopi presenti nelle cupole sopra il palazzo pontificio)
  • viene restaurata con vernice d'oro l'iscrizione sul pilastro nord che ricorda il trasferimento a Castelgandolfo voluto da Papa Pio XII


Da quest'anno è possibile visitare la Specola prenotandosi presso il sito dei Musei Vaticani. Nel frattempo qui potete seguire un tour virtuale degli ambienti dove è ospitato il telescopio:


https://app.twinteraction.com/augmentour?m=SSBQNiqoCiW&name=Vatican+Astronomical+Observatory+-+Barberini+Domes+%7C+Pontifical+Villas&at_config=ky034UyFjO&tw_space_id=189