Il nostro satellite naturale

La Luna osservata al telescopio è certamente l'oggetto che più colpisce chi non ha mai osservato con uno strumento. Di sera in sera, l'alternarsi delle fasi, evidenzia presso il terminatore (la linea di separazione della parte illuminata dal Sole da quella in ombra), col la luce radente, al terreno le asperità, crateri, montagne, valli, canyon, pianure ed antichi edifici vulcanici. Le migliori immagini si hanno in corrispondenza del Primo e dell'Ultimo Quarto, quando il terminatore è una linea verticale che attraversa zone fortememte craterizzate della superficie come in questa immagine ripresa con la fotocamera del telefonino appoggiata all'oculare del telescopio. Non credevo ai miei occhi quando ho visto quest'immagine:

Solo pochi anni fa sarebbe stato impossibile realizzare un'immagine simle così rapidamente.

Vorrei sfatare due false credenze:

1. Che la luna Piena, indubbiamente spettacolare vista ad occhio nudo, lo sia anche all'osservazione telescopica: non è vero per quanto detto prima, perchè in questa fase l'illuminazione del Sole è perpendicolare alla superficie che osserviamo e quindi non ci sono quasi ombre. Sono evidenti invece le regioni che riflettono più o meno la luce solare, come gli altipiani chiari, alcuni crateri con raggi luminosi evidenti (ad. es. Tycho) e i mari scuri
2. Che una volta compiuto il ciclo delle fasi, sia inutile continuare ad osservare, perchè tanto si è già visto tutto: non è vero perchè il gioco delle librazioni lunari (le leggere oscillazioni in longitudine e latitudine che periodicamente ruotano leggermente la semisfera visibile da terra) fa continuamente variare l'angolo di illuminazione di un dato luogo lunare fornendo sempre un'immagine leggermente differente e quindi nuova!

Qui di seguito un po' di immagini ottenute con la tecnica della ripresa di un filmato con con webcam e successiva sovrapposizione ed elaborazione dei fotogrammi migliori con il programma Registax che permette anche di elaborare l'immagine con filtri matematici che ne esaltano i dettagli (... attenzione però a non esagerare, altrimenti si creano degli artefatti inesistenti!)